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Lo stomaco, insieme all’intestino, viene spesso definito il “secondo cervello” per una serie di ragioni che riflettono la complessità e l’importanza del sistema nervoso enterico (SNE), una vasta rete di neuroni che controlla il tratto gastrointestinale. Ecco alcune delle principali ragioni per cui lo stomaco e l’intestino sono considerati un “secondo cervello”:

  1. Sistema Nervoso Enterico (SNE): Il SNE è una rete estesa di neuroni che riveste l’intero tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano. È costituito da circa 100 milioni di neuroni, una quantità paragonabile a quella presente nel midollo spinale, ed è in grado di funzionare indipendentemente dal sistema nervoso centrale (SNC).
  2. Autonomia: Il SNE può operare autonomamente senza la direzione del cervello. Può regolare molte funzioni digestive come la motilità intestinale, il flusso sanguigno, l’equilibrio idrico ed elettrolitico, e la secrezione di enzimi digestivi e ormoni.
  3. Neurotrasmettitori e Ormoni: Il SNE utilizza molti degli stessi neurotrasmettitori del SNC, come la serotonina, la dopamina, e l’acetilcolina. In particolare, circa il 90% della serotonina del corpo e circa il 50% della dopamina sono presenti nell’intestino, influenzando non solo la digestione ma anche il nostro umore e benessere psicologico.
  4. Connessione Cervello-Intestino: Il sistema nervoso enterico e il sistema nervoso centrale sono collegati attraverso il nervo vago e altre vie neurali, chimiche e immunitarie. Questa connessione bidirezionale permette all’intestino di influenzare il cervello e viceversa, un fenomeno noto come asse intestino-cervello.
  5. Impatto sul Benessere Mentale: Le interazioni tra l’intestino e il cervello influenzano il nostro stato emotivo e mentale. Disturbi gastrointestinali sono spesso associati a condizioni come ansia e depressione. Inoltre, alterazioni nella flora intestinale (microbiota) possono influenzare il comportamento e le funzioni cognitive.
  6. Risposta allo Stress: L’intestino è sensibile allo stress e può reagire con sintomi come il mal di stomaco, la diarrea o la stitichezza. Lo stress cronico può alterare la funzione gastrointestinale e contribuire a disturbi come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS).
  7. Microbiota Intestinale: L’intestino ospita trilioni di microbi che svolgono ruoli cruciali nella digestione, nell’immunità e nella salute mentale. Il microbiota può influenzare il cervello attraverso la produzione di neurotrasmettitori, metaboliti e attraverso l’interazione con il sistema immunitario.

Questi fattori evidenziano come il sistema gastrointestinale sia molto più di un semplice apparato digestivo. La sua complessità e la sua capacità di comunicare con il cervello centrale lo rendono un “secondo cervello” fondamentale per la nostra salute globale.

Conclusioni

Sebbene lo squilibrio del sistema gastrointestinale venga considerato tra i malesseri contemporanei, e purtroppo riguarda milioni di Italiani, esistono oggi gli strumenti per rendere la situazione accettabile e mantenere così un eccellente stile di vita.

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